martedì 29 maggio 2018

Pillole di Cittadinanza






Pillole di Cittadinanza

Il giorno 25 maggio 2018, abbiamo concluso l’attività del nostro Consiglio Comunale dei Ragazzi con un’uscita didattica davvero interessante.
Grazie all’impegno del dott.re Francesco Paolino, Consigliere provinciale con delega cultura, sport, turismo e universiadi, guidati (letteralmente e materialmente!) dalla prof.ssa Sara Pitocchelli e da due delle nostre preziosissime mamme, ci siamo diretti a Caserta per visitare villa Vitrone. La villa, mirabile esempio di edilizia in stile liberty, è stata per lungo tempo abbandonata e solo ora, grazie all’impegno dell’odierna amministrazione provinciale, ha avuto una destinazione d’uso.
Al suo interno, oltre che la sede dell’università di Scienze del Turismo, è possibile visitare il “Museo dinamico della tecnologia Adriano Olivetti”. Abbiamo avuto una guida d’eccezione, un simpatico prof. in pensione, il Cavaliere Mauro Nemesio Rossi il quale, oltre che guidarci nelle diverse sale del museo – illustrandoci i vari pezzi contenuti con semplicità e professionalità – ci ha parlato di matematica e fisica in un modo alquanto originale!
Successivamente, ci siamo spostati al palazzo della Provincia, è stato emozionante visitare gli uffici e utile per capire come ci si muove nel mondo della politica. Tutti erano incuriositi dalla nostra presenza e appena notavano la fascia tricolore del nostro Sindaco (solo per oggi Mario Trotta, poiché Nancy Viggiano era impegnata nella manifestazione “Adotta un Monumento” all’Anfiteatro Campano) ci chiedevano chi fossimo… orgogliosi abbiamo sempre risposto “Il Consiglio Comunale della scuola Pascoli di Macerata Campania”.
Accomodati nella sala conferenza, siamo stati ricevuti dal Presidente della Provincia, dott.re Giorgio Magliocca, insieme al dott.re Gerardo De Rosa, funzionario ambiente ed ecologia e al comandante della Polizia Provinciale Antonio Mongillo.
Ci hanno parlato della terra dei fuochi e dell’inquinamento marino, ma soprattutto, anche attraverso le nostre domande, ci hanno chiarito molti dubbi riguardo il problema marino ed il ruolo delle istituzioni coinvolte. Siamo andati via con più conoscenze e anche con la voglia di aiutare di più i politici impegnati a risollevare il destino della nostra bella e ricca terra, purtroppo penalizzata anche dagli interventi pilotati dei media.
Non possiamo negarlo…abbiamo avuto anche un fantastico e goloso break finale offerto dalla mamma di Mario… muffin alla nutella e torta di mele, tutto genuino e rigorosamente fatto in casa…slurp!
È stata davvero una bella giornata, come del resto tutta l’attività svolta nel corso dell’anno all’interno del C.C.R., ci sentiamo dei privilegiati per le esperienze vissute, ma anche in colpa perché ci avrebbe fatto piacere che tutti i nostri compagni avessero avuto le nostre stesse opportunità.
Buona estate a tutti e arrivederci a settembre dal C.C.R.

giovedì 19 aprile 2018

Un sacchetto di biglie


UN SACCHETTO DI BIGLIE
Grazie alle iniziative organizzate nella nostra scuola, abbiamo avuto la possibilità di vedere il film “Un sacchetto di biglie”, pellicola drammatica che mette in scena la storia di due bambini ebrei che cercano di fuggire alla furia nazista in Francia, tratta dal romanzo best seller di Joseph Joffo.
I protagonisti sono i due fratelli Joseph e Maurice che vivono la loro infanzia serenamente, unico neo per l’epoca quello di essere ebrei!
Quando inizia l’atroce persecuzione da parte dei soldati tedeschi, il padre decide di girovagare in Francia, per sfuggire alla cattura e salvaguardare la vita dei suoi piccoli.
Il sacchetto di biglie del titolo, rappresenta la vita serena che abbandonano fuggendo: un lungo viaggio divisi dalla propria famiglia con la speranza di poi rincontrarsi alla fine. Girovagando prima a Nizza, poi in Italia e successivamente, di nuovo in Francia, dove addirittura i due fratelli si ritrovano a lavorare per i tedeschi stessi pur di sopravvivere.
Fin quando non arriva finalmente la notizia che la guerra è finita, la Francia è libera dall’occupazione tedesca e la famiglia può nuovamente riunirsi e riprendere la propria vita di sempre e … magari … giocare con le biglie nel proprio cortile!
Quanto è successo durante la seconda guerra mondiale, non è molto lontano dai danni che sta facendo ora il terrorismo in Siria, dovremmo quindi soffermarci a pensare per quale motivo deve essere fatto tanto male all’umanità e, soprattutto, ai bambini.
Mario Trotta, Maria Rosaria Ferrara, Michela Di Gennaro, I D

Il cellulare:Angelo o demone?





Al giorno d’oggi il cellulare è diventato parte della vita quotidiana di ognuno: giovani e adulti sono alla ricerca di telefoni di ultimo modello, semplicemente per far colpo sugli altri.
Il cellulare ha senz’altro tantissimi vantaggi, come quello di scattare foto di ottima qualità, comunicare con amici e parenti anche lontani, svolgere rapidamente ricerche, consultare il dizionario e condividere i propri pensieri e le immagini preferite sui social-networks.
Spesso, però, non ci si rende conto dell’uso inconsapevole che se ne fa: su internet, soprattutto, e sui social-networks, in particolare, che alcuni adolescenti, per la loro superficialità e leggerezza, diventano vittime inconsapevoli di persone sconosciute    ( con profilo fake) e di una  nuova forma di bullismo on line, il cyberbullismo.
Bisogna diventare consapevoli di ciò che si cerca “in rete” e prudenti nel trasmettere le proprie informazioni personali perché si nascondono “malintenzionati” con lo scopo di adescare “qualche ingenuo” in azioni illecite.
Il cellulare, inoltre, sta modificando le persone ed il loro comportamento: si ha difficoltà nel relazionarsi, ad un invito di condivisione con i “pari” si preferiscono ore davanti ad uno schermo.
Bisognerebbe, invece, allontanarsi, più spesso, da ogni oggetto elettronico e tecnologico e riconoscere quanto sia più bello ed entusiasmante trascorrere le giornate all’aria aperta, dialogare con i propri amici, scoprire posti nuovi dove vivere esperienze che rimangono intatte ed indelebili nei ricordi e non nella “ galleria di un cellulare”.
Il cellulare, per concludere, è un angelo ma anche un demone: sta ad ognuno di noi farne buon uso, utilizzandolo con attenzione e consapevolezza.
VAIANO MARIANNA  III A                                             

Vita da migrante


Vita da migrante
Quest’anno a scuola stiamo trattando il tema dell’emigrazione.
Negli ultimi decenni, in Italia, sono sempre più frequenti gli sbarchi dei clandestini, sempre più gente decide di venire nel nostro paese per fuggire dalla fame e dalla guerra.
Gli emigrati partono da paesi molto poveri come l’Africa e alcuni stati dell’Est asiatico. Parliamo non solo di uomini ma anche di donne e bambini: gente che scappa, che paga biglietti molto costosi e che rischia la vita in mare pur di sfuggire dalla tragica realtà del proprio paese d’origine. È troppo facile guardare le cose    dalla nostra prospettiva: abbiamo una casa, un letto, pasti caldi; possiamo uscire tranquillamente, divertirci con parenti e amici, andare in palestra o al concerto del nostro cantante preferito; andiamo a scuola o al lavoro, comunque sogniamo un futuro brillante sperando che si realizzino tutti i nostri sogni. 
La prospettiva di vita degli emigrati è diversa dalla nostra: niente sogni tranquilli, nessun pasto caldo ma solo un pezzetto di pane. Solo per un attimo … se ci mettessimo nei loro panni capiremmo che bisogna accettare ciò che la vita ci offre senza pretendere anche il superfluo, perché ci sono persone che non hanno neppure le scarpe per camminare!
II C


giovedì 1 marzo 2018

CyberBully


CYBERBULLY – PETTEGOLEZZI ONLINE

Un film di Charles Binamé
Anno di uscita 2011

Questo film parla di un piccolo gruppetto formato da tre ragazze che viene deriso e preso in giro dal gruppo più popolare della scuola.
Taylor, il personaggio principale, desidera tanto un computer e la madre, arrivato il giorno del suo compleanno, l’accontenta. Felice del suo regalo lo fa vedere alle amiche, che la convincono ad iscriversi ad un social network dove ci sono i tutti i compagni della scuola. Tutto ha inizio da qui: offese, prese in giro, derisioni, online e di persona, continue, tali da far sentire la protagonista continuamente in imbarazzo e fuori posto. La cosa peggiore è che alla fine del film si capisce che tutte queste offese vengono istigate proprio dalla sua migliore amica, attraverso un profilo falso.
Attraverso questo film abbiamo capito quanto gli atti di bullismo online possono essere ancora più gravidi quello verbale e/o fisico. È per questo che bisogna stare molto attenti nella navigazione e anche con le conoscenze online. E a voi com’è sembrato questo film? Quali sono le vostre opinioni? Aspettiamo commenti.
Chiara Iavarazzo, Maria Nigliato, II C

venerdì 16 febbraio 2018

Il ragazzo invisibile


Il ragazzo Invisibile

Un film di Gabriele Salvadores

Anno di uscita: 2014


Cineforum alla “G. Pascoli”: ciò che non vedi è più forte di ciò che vedi.
Durante la prima settimana di febbraio e in coincidenza con il Safer Internet Day, tutte le classi dell’istituto si sono recate in aula magna per la visione di un film sul bullismo. In particolare le classi terze, hanno assistito alla visione del film “Il ragazzo invisibile”.
Michele, il ragazzo protagonista, è vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe. Un giorno, in occasione della festa di Halloween, Michele decide di comprare un costume da supereroe, ma i soldi gli vengono rubati dai due bulli. Così è costretto a comprare un costume scadente che non gli piace affatto: ma fu proprio questo a sconvolgere gli equilibri.
Indossando il mantello Michele scopre di poter essere invisibile. In questo modo riesce a scampare a varie situazioni per lui pericolose.
Sebbene nel film l’argomento “bullismo” sia stato affrontato con una certa leggerezza, il ragazzo invisibile è riuscito in un certo senso a prendere una rivalsa sui suoi compagni.
Il film mi ha fatto riflettere sul fatto che Michele è dovuto diventare invisibile per difendersi, ma non sarebbe stato forse meglio che gli altri lo avessero visto e lo avessero rispettato per ciò che era?
Rosanna Gravante, III D

venerdì 9 febbraio 2018


Antbully – una vita da formica

Anno di uscita: 2006


Si tratta di un film che parla di bullismo e lo trovo alquanto educativo. Ci si ritrova in belle circostanze quando da un film come questo si ricava un insegnamento di vita. Diciamo…è come la morale di una favola.
Il film ti fa capire con toni leggeri cos’è il bullismo e come lo si può sconfiggere. Si capisce bene il dolore che prova una vittima quando si ritrova accerchiata dai bulli, ma l’insegnamento più grande che si ricava è il fatto che l’unione fa la forza. Infatti, anche se il protagonista “briciola” e le formiche sono piccoli, insieme riescono a sconfiggere lo sterminatore…il bullo delle formiche!
Il film si conclude con una scena davvero straordinaria: tanti bambini contro un bullo che, essendo solo, scappa via…quindi l’insegnamento è che il bullo da solo non vale niente!
Andrea Farina I B